Gli emendamenti di Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega, approvati in commissione Finanze al Senato, prevedono l'esclusione delle sanzioni penali tributarie, principalmente quelle correlate al reato di dichiarazione infedele, per i contribuenti aderenti all'adempimento collaborativo, in particolare le imprese, che hanno dimostrato di tenere un comportamento collaborativo e hanno preventivamente e esaustivamente comunicato i rischi fiscali correlati.
Le modifiche sostituiscono la proposta originaria di individuare "specifiche misure di alleggerimento delle sanzioni penali tributarie" per i contribuenti che hanno tenuto "comportamenti non dolosi e comunicato preventivamente" i rischi fiscali. Con questa modifica, viene introdotto un regime di adempimento collaborativo con benefici correlati anche per coloro che portano la loro residenza in Italia e mantengono grandi quantità di denaro all'estero. Viene anche proposto un emendamento alla delega fiscale che prevede l'introduzione di un regime di adempimento collaborativo per le persone fisiche che trasferiscono la loro residenza in Italia o mantengono la residenza all'estero, ma possiedono nel territorio italiano un reddito complessivo mediamente pari o superiore a un milione di euro, anche se detenuto tramite terze parti o trust.
Riguardo alla procedura di pignoramento dei conti correnti, inizialmente prevista con un'automazione nel testo originale della delega fiscale, la commissione Finanze del Senato ha approvato degli emendamenti che modificano tale aspetto, evitando una sorta di prelievo forzoso. La modifica prevede la razionalizzazione, informatizzazione e semplificazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari, con l'introduzione di meccanismi di cooperazione sin dalla fase della dichiarazione stragiudiziale del terzo, tutelando comunque i diritti del debitore.
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