Roma – È stato firmato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore del trasporto pubblico locale, un accordo atteso da circa 110 mila lavoratori. L’intesa, raggiunta tra sindacati, associazioni datoriali e il Mit, ha portato alla revoca dello sciopero programmato per il prossimo 1° aprile.
L’accordo, che copre il triennio 2024-2026, prevede un incremento economico medio mensile compreso tra i 220 e i 240 euro, oltre a un’indennità una tantum di 500 euro. Il rinnovo del contratto rappresenta un risultato significativo per il settore, garantendo maggiore stabilità e riconoscimento economico ai lavoratori coinvolti.
A firmare l’intesa sono stati i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Autoferro, insieme alle associazioni datoriali Agens, Asstra e Anav. L’incontro è stato presieduto dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, che ha sottolineato l’importanza dell’accordo per il mantenimento della continuità del servizio pubblico e il miglioramento delle condizioni lavorative del personale.
Un’intesa che rafforza il settore
Con il nuovo contratto, il comparto del trasporto pubblico locale vede riconosciute le proprie esigenze economiche e professionali, con un adeguamento salariale che mira a compensare le difficoltà degli ultimi anni. La stabilizzazione del settore contribuirà inoltre a garantire un servizio più efficiente e sicuro per i cittadini.
La revoca dello sciopero del 1° aprile rappresenta un segnale positivo anche per gli utenti del trasporto pubblico, evitando disagi e assicurando la regolare operatività dei mezzi.
Il nuovo CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità - Tpl) segna così un passo avanti nelle relazioni industriali del settore, con l’auspicio che l’accordo raggiunto possa tradursi in ulteriori miglioramenti per i lavoratori e per la qualità del servizio offerto alla collettività.
20/03/2025
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