Il preoccupante aumento dei costi delle materie prime e del petrolio ha causato pesanti conseguenze anche nel settore dell’edilizia che, da tempo, denuncia le gravi ricadute economiche dovute all’adozione del prezzario unico per le opere edili e impiantistiche, che tra le altre cose, permette di conoscere, indicativamente, i costi delle opere pubbliche.
Massimiliano Celi, il presidente di Ance Fermo, l’Associazione industriali della provincia di Fermo, ha dichiarato che nel 2022, per “le imprese edili è diventato più vantaggioso fermare i cantieri avviati, piuttosto che proseguirli. È preferibile non lavorare e attendere a tempo indeterminato che i prezzi delle materie prime diminuiscano tornando ai livelli di fine 2020”.
Celi, per spiegare chiaramente la situazione, ha portato ad esempio, tra gli altri, il caso del ferro che è “passato da 1.05 al chilo dal fornitore a 1,60. Sembra poco, ma il ferro non si compra a chili, quindi l’aumento è grande”.
19/04/2022
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