La Commissione europea, nel 2018, ha condannato ‘Google’ a pagare una multa di 4,343 miliardi di euro, la più alta in assoluto della storia, avendo riscontrato un abuso di posizione dominante per l’utilizzo del suo sistema operativo Android, nel periodo compreso tra il 2011 e il 2016.
L’accusa riguarda tre capi d’imputazione, tutte riconducibili all’imposizione di “restrizioni illegali ai produttori di dispositivi mobili Android e agli operatori di reti mobili, al fine di consolidare la posizione dominante del suo motore di ricerca”.
Dopo il ricorso di ‘Big G’, sono state avviate una serie di indagini e la Corte di giustizia dell’Unione europea ha modificato la condanna, ridotta a 4,125 miliardi di euro rispetto a quanto stabilito dall’Antitrust europeo, riconoscendo due punti sui tre imputati dalla Commissione.
Il gigante di Mountain View potrà presentare nuovamente ricorso al Tribunale Ue “entro due mesi e dieci giorni a decorrere dalla data notifica della decisione di Bruxelles.
15/09/2022
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