L’Associazione nazionale Federcarrozzieri, durante il recente convegno di Cavenago di Brianza, ha lanciato l’allarme sul caro-auto. Secondo un’indagine, negli ultimi 10 anni, i costi per mantenere la propria autovettura sono passati da 4.025 euro a 4.219 euro, un rincaro pari al 4,8%.
L’Associazione denuncia che ad incidere esponenzialmente sulle spese è l’aumento vertiginoso dei carburanti: sulla base dei listini, se nel 2013, il costo dei rifornimenti alle pompe di benzina era di circa 2.622 euro annui, nel 2023 gli automobilisti arriveranno a sborsare fino a 2.784 euro, una crescita pari al 6,2%.
Ma non solo, rispetto a dieci anni fa, oltre alla difficoltà di reperire strumenti e componentistica, tra cui pezzi di ricambio, vernici, lubrificanti e pneumatici, divenuti sempre più costosi e pari a +21,2%, a causa della crescita dei prezzi di materie prime ed energia, anche le riparazioni delle auto hanno subito un’impennata, con +33%.
La denuncia della Federcarrozzieri, che non si limita ad evidenziare gli enormi problemi per il proprio comparto, spiega che a metter in ginocchio gli automobilisti contribuiscono anche l’aumento delle assicurazioni +6%, tasse automobilistiche +5,2, pedaggi autostradali e parchimetri, entrambi +10,7%.
06/03/2023
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