La lotta all’evasione fiscale e contributiva in Italia, grazie alle maggiori misure di contrasto dello Stato, come la fatturazione elettronica e le maggiori attività di controllo fiscale, delle banche e della Guardia di Finanza, hanno portato ad una sostanziale e graduale riduzione delle frodi, anche se non è ancora possibile parlare di un azzeramento della violazione delle leggi.
Secondo la Cgia di Mestre, analizzando i recenti dati presentati congiuntamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate, rispetto al 2021, seppur l’importo è inferiore ai 100 mld di euro di evasione calcolati, lo scorso anno il fisco ha incassato circa “68,9 mld in più di entrate tributarie e contributive, recuperato 20,2 mld di evasione, bloccato 9,5 mld di frodi, per un gettito complessivo che ammonta a 98,6 mld di euro”.
Secondo i dati Istat, riferiti all’anno 2020, con una media nazionale di violazioni pari all’11,6%, le Regioni più virtuose sono quelle del Nord: Bolzano 8,2%, Lombardia 8,4%, Trento 9%. Mentre le soglie più elevate sono registrate al Centro-Sud: Calabria 18,8%, Campania 17,7%, Puglia 17%.
19/03/2023
Inserisci un commento