La crisi energetica in cui si è ritrovata l’Europa, a causa del conflitto ucraino, ha messo in evidenza la preoccupante dipendenza dal gas russo e la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento. Dal febbraio del 2022, l’Italia ha stretto alleanze con nuove nazioni e ed è tornata a sfruttare i propri giacimenti di gas per ridurre al massimo le forniture estere e cercare di strategie per arrivare all’indipendenza.
L’Europa, ancora in grosse difficoltà a causa del taglio al combustibile russo, si ritrova ad affrontare un nuovo e preoccupante problema legato al Green Deal, che prevede il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050. Tra le strategie messe in atto per eliminare le emissioni di CO2 nell’atmosfera, l’Ue ha imposto l’abolizione dei veicoli a benzina e diesel che dovranno essere sostituiti con auto elettriche alimentate con batterie al litio.
Ma la produzione di questo tipo di batterie avviene quasi esclusivamente in Cina e ciò rischia di far sprofondare l’Europa in una nuova e totale dipendenza, peggiore di quella russa. Il forte rischio è stato evidenziato da un documento presentato dall’agenzia stampa Reuters, secondo cui, entro il 2030, “la Cina potrebbe diventare l’unico vero fornitore per i paesi europei di batterie, in quanto le richieste aumenteranno dalle dieci alle trenta volte nei prossimi anni”.
21/09/2023
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