Una delegazione della gestione commissariale dell'ex Ilva ha varcato i cancelli dello stabilimento siderurgico di Taranto per avviare un'ispezione cruciale, richiesta dopo le segnalazioni dei sindacati che denunciavano il progressivo spegnimento degli impianti. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sollecitato l'intervento di Invitalia e dei commissari di Ilva in amministrazione straordinaria per garantire la continuità produttiva.
All'esterno dello stabilimento, un gruppo di imprenditori dell'indotto, aderenti ad Aigi, ha organizzato un sit-in mostrando bidoni vuoti con impressi due anni cruciali: il 2015, quando l'Ilva fu commissariata, e le imprese subirono perdite creditizie per 150 milioni di euro, e il 2024, con l'ombra di una nuova amministrazione straordinaria. Questi imprenditori esprimono timori concreti di veder svanire nuovamente crediti, ora ammontanti a oltre 130 milioni di euro.
La situazione finanziaria delle imprese dell'indotto risulta estremamente delicata, poiché l'Ilva rappresenta un importante cliente per molte di esse. Nel 2015, durante la precedente amministrazione straordinaria, le imprese subirono perdite ingenti, e il rischio di ripetere lo stesso scenario nel 2024 desta preoccupazione.
Il Ministro Urso ha sottolineato l'importanza di preservare l'occupazione e la stabilità economica della zona, ma gli imprenditori temono che la nuova amministrazione straordinaria possa portare a ulteriori perdite finanziarie. La cifra di 130 milioni di euro rappresenta un debito considerevole che, se non gestito adeguatamente, potrebbe mettere in serio pericolo la sostenibilità finanziaria delle imprese coinvolte.
Il governo, attraverso Invitalia e i commissari, deve adottare misure decisive per mitigare l'impatto negativo sulle imprese dell'indotto. È fondamentale garantire che vengano messe in atto strategie adeguate per preservare i posti di lavoro e proteggere la salute finanziaria delle aziende coinvolte.
La vicenda all'ex Ilva pone una sfida significativa che richiede la collaborazione stretta tra istituzioni, commissari, imprese e sindacati. La stabilità economica della regione e l'occupazione di numerosi lavoratori dipendono dalle azioni tempestive e efficaci che verranno intraprese per fronteggiare questa nuova crisi industriale.
02/02/2024
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