Ai tempi del Coronavirus, l'agricoltura ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatta rispondendo alle esigenze di supermercati e cittadini.
I prodotti del settore non sono mai mancati sulle tavole e questo a riprova di un comparto che funziona, nonostante le difficoltà.
Lo ha ribadito la Cia in conferenza con i rappresentanti delle Regioni italiane, parlando di Green Deal, F2F e Next Generation Eu.
Come ribadisce la Cia in una comunicazione a mezzo stampa, "l’emergenza epidemiologica ha messo a dura prova la tenuta sociale ed economica del Paese e l’agricoltura, pur avendo, con impegno e responsabilità, lavorato per garantire sempre cibo sano e di qualità per tutti, non è uscita indenne dallo shock causato dalle restrizioni per contenere la diffusione del virus. In particolare, il tema della sostenibilità ambientale, già caro a Cia che lo ha riportato al centro del dibattito istituzionale con il progetto sulle aree interne 'Il Paese che Vogliamo', è diventato prioritario di fronte agli effetti del lockdown, con il blocco delle attività di forestazione e manutenzione del verde da una parte, e il proliferare della fauna selvatica, con crescita ulteriore dei danni per le attività agricole, dall’altra. Scenario tale, secondo Cia, da richiedere a tutti, soprattutto alle Regioni, una rinnovata riflessione sul ruolo delle aree rurali e dei suoi agricoltori, custodi dell’ambiente e del paesaggio, motore della ripartenza economico-sociale delle comunità, soprattutto alla luce delle sfide Ue".
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