Nell’attesa del nuovo Decreto Ristori, che potrebbe prorogare ulteriormente la data di pagamento delle cartelle esattoriali, il governo con il Dl 3/2021 “decreto-ponte” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 gennaio, ha deciso di allungare al 1° marzo 2021 il pagamento delle cartelle che sarebbero scadute prima il 31 dicembre, poi prorogate al 31 gennaio. Le buone notizie non sono terminate, perché da quanto appreso, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ha annunciato che coloro che ne faranno richiesta, potranno chiedere la rottamazione ter e saldo e stralcio delle cartelle. I contribuenti, nell’eventualità che non venga effettuata nessuna proroga, dovranno prestare molta attenzione alla data di scadenza, in quanto se non dovessero pagare entro il 1° marzo, che coincide con la scadenza del versamento della prima rata del 2021, tutti i benefici acquisiti con le misure agevolative, andranno persi e ciò che verrà versato, sarà considerato un semplice acconto sulle somme dovute. I pagamenti dovranno avvenire sempre tramite bollettini, non sarà necessario stamparne o richiederne di nuovi, potranno essere gli stessi già in nostro possesso, anche se riportanti date differenti. I contribuenti, per le cartelle scadute entro l’8 marzo 2020, con rateizzazioni decadute o per cui non ne avevano mai fatto chiesta, potranno chiedere una dilazione che se presentata entro il 2021, in caso di mancato pagamento, prima che perdano l’agevolazione prevista, potranno godere di un periodo più lungo, fino a 10 rate e non 5.
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