Lo stop ai licenziamenti è una misura che ha creato non poche discussioni. Se da un lato i sindacati, ritengono che sia un provvedimento necessario per tutte le categorie di lavoratori, Confindustria sostiene che ben presto i fondi termineranno e spinge maggiormente verso una riforma per il lavoro.
Secondo una bozza del “dl Sostegno”, che circola da diverse ore, il decreto che sarà introdotto dal premier Draghi in sostituzione del Ristori, proroga il blocco dei licenziamenti al 30 giugno. All’interno del documento sono presenti numerose altre misure in aiuto delle aziende e dei lavoratori che sono stati duramente colpiti dalla crisi pandemica.
Nei giorni scorsi, era pervenuta la notizia che la scadenza del pagamento delle cartelle esattoriali, stabilita fine febbraio, sarebbe stata posticipata ma per tutta una serie di motivi, la nuova data non era stata fissata. Nella bozza, invece una data c’è: il 30 aprile che, secondo quanto deliberato dal Consiglio dei ministri il 13 gennaio, dovrebbe terminare lo stato d’emergenza. Quindi il giorno successivo, ripartiranno i pagamenti di cartelle, rottamazione ter e saldo e stralcio per le cartelle di 5000 euro comprensivi di sanzione e interessi dal 2000 al 2015.
Verranno stanziati 2 miliardi per la campagna vaccinale: vaccini, antivirale, trasporto e somministrazione, nella prima fase intervengono i medici di famiglia e nella seconda i farmacisti. Nel dl Sostegno è prevista la cassa integrazione Covid. Il contributo non sarà più rinnovato per settimane ma per tutto l’anno. Inoltre, nel documento, sono previsti ristori per 2,7 milioni di attività, l'eliminazione del codice Ateco, come criterio di riconoscimento dei contributi a fondo perduto. È prevista una nuova piattaforma Sogei, per l'erogazione dei ristori.
04/03/2021
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