Il credito d’imposta per gli investimenti 4.0, previsto dalla legge di bilancio 2020, è cumulabile con il bonus Sud, l’agevolazione per le imprese colpite dal sisma del centro Italia?
I chiarimenti sul quesito arrivano direttamente dall’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello numero 157 del 5 marzo 2021.
Partendo dal caso concreto presentato dall’istante, l’amministrazione finanziaria richiama il quadro normativo di riferimento e spiega quali sono i limiti da rispettare nella fruizione delle agevolazioni.
Le regole relative al credito d’imposta per le imprese colpite dal sisma del centro Italia escludono la possibilità di cumulo con altri aiuti di Stato ma non quella con misure di carattere generale.
La cumulabilità tuttavia non deve portare al superamento del costo sostenuto per l’investimento.
Lo spunto dei chiarimenti è, come di consueto, fornito da un caso concreto: la società istante ha acquistato una macchina con caratteristiche compatibili con entrambe le agevolazioni ed interroga l’Amministrazione finanziaria sulla cumulabilità.
L’Agenzia delle Entrate sposa la soluzione proposta dal contribuente e, nel fornire la propria interpretazione, riepiloga il quadro normativo di riferimento di entrambe le agevolazioni.
Sulla cumulabilità di tale agevolazione con altri aiuti di Stato si è espressa la Commissione Europea con la decisione C (2018) 1661 final del 6 aprile 2018, al paragrafo 23): il beneficio non può essere cumulato con altri aiuti, anche de minimis, ricevuti per le stesse spese.
Il nocciolo della questione e dunque la classificazione del credito d’imposta per investimenti 4.0.
In base a quanto previsto dall’articolo 1, comma 185, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, ovvero la Legge di Bilancio 2020, viene stabilito un credito d’imposta per le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive situate in Italia.
09/03/2021
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