Spesso, in ambito bancario, si parla di sofferenze bancarie. Ma cosa sono le sofferenze bancarie? In sostanza sono una procedura tra le più gravi che una banca può intraprendere nei confronti di un debitore, sia esso un privato o un’impresa.
Le sofferenze bancarie sono registrate alla Centrale Rischi della Banca d’Italia.
Le sofferenze bancarie sono l’ultimo passo che la banca intraprende verso un soggetto che:
·non è in semplice crisi di liquidità
·fa presumere che gli sia impossibile restituire il debito
·il suo indebitamento è tale da presumere che sia prossimo al fallimento
Le sofferenze bancarie sono considerate dalle banche una situazione permanente in quanto i crediti dati al cliente spesso diventano inesigibili, o soggetti a protesto, precetto, ingiunzione.
Davanti a delle sofferenze una banca è costretta ad agire legalmente inviando una comunicazione formale al cliente ed agli eventuali coobbligati o garanti, in cui si richiede la restituzione di tutti i crediti (fidi, scoperti, finanziamenti, mutui).
La legge italiana mette a disposizione 15 giorni per restituire le somme ricevute. Una volta trascorsi procederà con il recupero del credito tramite vie giudiziali attraverso un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo.
le conseguenze delle sofferenze bancarie sono:
·vengono revocati i fidi sia presso l’istituto di credito interessato, sia presso tutti gli istituti e le banche verso i quali il cliente ha avuto rapporti debitori;
·si procede con decreto ingiuntivo e provvedimento di provvisoria esecuzione;
·la posizione viene iscritta alla Centrale Rischi, che comporta l’impossibilità per il cliente/azienda di approvvigionarsi di liquidità presso altri istituti.
Pagando tutto il debito contratto presso la banca che ha aperto la procedura è possibile chiedere la cancellazione presso la Centrale Rischi, che avverrà alla prova del saldo.
15/03/2021
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