Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

LA NOSTRA JEEP, TUTTA ITALIANA

Immagine dell'articolo

Nell’estate del 1951, presso lo stabilimento Lingotto di Torino, iniziò la produzione della Fiat Campagnola, presentata ufficialmente alla Fiera del Levante di Bari nel successivo mese di settembre. Il costruttore torinese progettò questa fuoristrada per aggiudicarsi il bando del Ministero della Difesa, pubblicato nel mese di novembre del 1950. La Fiat Campagnola vinse l’appalto che prevedeva l’acquisto di 6.000 ‘camionette’ da parte dello Stato. Inizialmente, Fiat aveva previsto di produrre la statunitense “Jeep” di Willys su licenza, presso la consociata Simca in Francia. Tuttavia, fu preferito il progetto 1101 di Dante Giacosa.

La denominazione iniziale, invece, era Alpina, ma poi fu preferito il titolo dell’omonima canzone di Carlo Buti.

Le caratteristiche principali della Fiat Campagnola, nota nell’ambiente militare anche con la sigla AR51,acronimo di Autoveicolo da Ricognizione del 1951, erano la carrozzeria ‘torpedo’ con il parabrezza ribaltabile in avanti, i due sedili anteriori, le due panche longitudinali posteriori per quattro posti, la portata di 500 kg, il telone di copertura e i giunti omocinetici. Esteticamente, la declinazione ‘automobilistica’ della Fiat Campagnola, in vendita al prezzo base di 1.600.000 Lire, era riconoscibile per lo sportello posteriore incernierato in basso, la copertura più alta con i finestrini laterali in celluloide e le panche posteriori imbottite, nonché dotate di schienale. Per quanto riguarda le dimensioni, era lunga 364 cm, larga 148 cm e alta 195 cm, mentre il passo misurava 225 cm.

La Fiat Campagnola era equipaggiata con il motore a benzina 1900 a quattro cilindri ad ‘aste e bilancieri’ da 53 CV di potenza e 100 km/h di velocità massima, abbinato al cambio manuale a quattro marce con riduttore. Il resto della meccanica prevedeva la trazione integrale inseribile solo con le marce ridotte, il bloccaggio automatico del differenziale posteriore e il telaio a longheroni con traverse in lamiera scatolata.
Nel 1955 debuttò la seconda serie della Fiat Campagnola, nota anche come Campagnola A o AR55. Il rinnovamento estetico comprendeva il paraurti anteriore ridisegnato, la fanaleria modificata, l’impianto di riscaldamento incluso nella dotazione di serie e il bloccaggio manuale del differenziale posteriore. 

06/04/2021

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

23 NOV 2024

Comunicato stampa: Conferenza nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici

Il Partito Comunista organizza la conferenza nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici che si terrà oggi, 23 Novembre, a Milano a partire dalle ore 15.

22 NOV 2024

"EMOZIONI" di Paul McGregor: un viaggio poetico nell'anima umana

"EMOZIONI" di Paul McGregor: un viaggio poetico nell'anima umana

21 NOV 2024

ITALIA, LEADER EUROPEO DELLO SHOPPING NEL BLACK FRIDAY

9 su 10 pronti agli acquisti

18 NOV 2024

L’ITALIA INVESTIRÀ OLTRE 600 MILIONI DI EURO IN PROGETTI STRATEGICI IN AFRICA

Il Piano Mattei in Azione

18 NOV 2024

L’ERARIO FA IL PIENO

+33,5 miliardi di entrate nei primi 9 mesi del 2024

13 NOV 2024

SFIDA AL DESTINO E SACRIFICIO: GIUSEPPE MANTO L’AUTORE DI THE POET AND THE WEEDER SVELA IL LEGAME PROFONDO TRA EPICA E NARRAZIONE

SFIDA AL DESTINO E SACRIFICIO: GIUSEPPE MANTO L’AUTORE DI THE POET AND THE WEEDER SVELA IL LEGAME PROFONDO TRA EPICA E NARRAZIONE