Poste Italiane è la società che ha chiuso il 2020 con la raccolta netta nel risparmio gestito più alta: attraverso la sgr del gruppo(BancoPosta Fondi) sono stati raccolti oltre 11 miliardi di euro, afferenti prevalentemente al mondo dei mandati istituzionali.
Dal punto di vista del patrimonio, su un totale di oltre 119 miliardi di euro di masse in gestione, quelle relative alla gestione dei mandati istituzionali sono pari a 109 miliardi di euro.
Un business che ha permesso la crescita negli ultimi dieci anni e che fa da equilibratore della raccolta in anni difficili caratterizzati da shock sui mercati come quello visto fra febbraio e marzo dell’anno scorso.
Il 2021 sarà probabilmente un anno in cui gli investitori si approcceranno con cautela a causa dell’incertezza sui tempi di uscita dall’emergenza sanitaria e in ragione delle valutazioni dei mercati, cresciute molto dai minimi dello scorso anno.
In questo quadro, la raccolta istituzionale, soprattutto quella derivante da intermediari assicurativi, potrà beneficiare di una maggiore stabilità grazie alle caratteristiche dei prodotti: ci riferiamo non solo alle garanzie della componente di Ramo I, ma anche al fatto che il gruppo Poste Italiane offre una modalità di investimento che prevede una crescita graduale del rischio nel tempo.
Il futuro è digitale. Potremmo sintetizzare così l’impatto della tecnologia nel risparmio gestito, soprattutto nella relazione tra il cliente e l’intermediario finanziario. Nell’ambito del gruppo Poste Italiane, la Sgr contribuisce allo sviluppo di nuovi strumenti per la gestione multicanale degli investitori, dall’offerta a distanza, alla dematerializzazione delle comunicazioni, all’arricchimento delle piattaforme multimediali per la formazione e l’informativa sui mercati finanziari e l’andamento dei prodotti. La trasformazione digitale riguarderà anche l’organizzazione ed i processi interni della Sgr, dove gli investimenti tecnologici punteranno ad aumentare il valore verso il cliente finale attraverso la maggiore efficienza dei processi d’investimento e di quelli operativi volti al miglioramento della customer experience.
04/05/2021
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