Arrivato Giugno, nella tradizione bucolica giungeva il periodo delle falci al sole, che con il loro suono inconfondibile tranciavano gli steli del grano. Adesso il suono è più meccanico e meno poetico, ma il calore rimane lo stesso.
Quello che invece cambia, di anno in anno, è il prezzo del frumento, che quest'anno sta subendo un rialzo incondizionato, che probabilmente compiace i produttori, o almeno quelli delle eccellenze di grano duro, ma di conseguenza creerà un aumento altrettanto copioso dell'alimento italiano per eccellenza: la pasta.
I mercati internazionali del grano duro - tanto con i prezzi a regolamento ad un mese che stanno rialzando la testa, che con gli indici su future a sei mesi che si continuano a tenere su valori elevati - seguitano a muovere i prezzi italiani all'insù, unitamente all'imminenza della mietitura. È il caso dei rialzi di Borsa merci Milano (+3 euro/ tonnellata sia sulla provenienza Nord che Centro) valori che aumentano da 5 a 6 euro nelle ultime due sedute, e di Napoli (+2 euro/tonnellata) che in Borsa merci mette a segno il terzo rialzo consecutivo. Tra i frumenti esteri in Italia continua a crescere solo il Canadese 1 - sia sulla piazza di Altamura che su quella di Bari (+3 euro/tonnellata su entrambe), mentre nel capoluogo pugliese esce di scena lo Spagnolo. Sui mercati all'origine si segnala ancora il dinamismo della piazza di Napoli, che si attesta a 312,50 euro di prezzo medio (+0,6% sulla settimana precedente), mentre tornano i rialzi anche a Milano (+0,7%), Grosseto (+0,4) e Ferrara (+0,5%).
Speriamo soltanto che questa condizione non determini un'importazione di materie prime dall'estero, che non sempre potranno corrispondere a qualità.
11/06/2021
Inserisci un commento