La Caffarel, la nota azienda produttrice di cioccolato e prodotti dolciari, è conosciuta in tutto il mondo per aver inventato l’eccezionale Gianduiotto. La società è stata fondata nel 1826 e nel 1997, è stata acquisita dalla multinazionale svizzera Lindt & Sprungli. Nonostante la casa torinese, per anni abbia tenuto alta bandiera del made in Italy, purtroppo negli ultimi anni si è trovata ad affrontare molteplici difficoltà e, anche a causa della pandemia, il fatturato ha subito importanti perdite.
Già ad inizio giugno, la Caffarel, ha annunciato che molti dei 338 dipendenti, terminata la cassa integrazione ordinaria, dal 1° luglio inizieranno quella straordinaria e, non è escluso che circa 90 di loro, potrebbero perdere il posto di lavoro. I sindacati, intanto, sono al lavoro per evitare che ciò si realizzi. Che un’azienda possa essere in difficoltà, soprattutto in questo momento storico, non sorprende nessuno, che la Caffarel, nonostante per anni sia stata uno dei punti fermi dell’economia italiana, abbia subito qualche battuta d’arresto, meraviglia ancora meno, vista la concorrenza con la Lindt.
Ma c’è un evento che invece ha stupito, e non poco: la scelta recente, dell’amministratore delegato di Caffarel Benedict Riccabona, di acquistare una società esterna, la S.T. Spa per circa 12 milioni di euro, incaricandola di distribuire i cioccolatini nei centri commerciali italiani. L’azienda, nel 2020 ha registrato importanti perdite, ritrovandosi in due anni ad avere un patrimonio milionario più che dimezzato. I sindacati, non hanno potuto non notare che il Presidente di Lindt Italia, che controlla Caffarel, è Antonio Bulgheroni, mentre il titolare della S.T. era Edoardo Bulgheroni, suo figlio.
24/06/2021
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