L'imposizione del Green pass è divenuta effettiva, ma ci sono ancora dei punti poco chiari per quanto concerne le previste operazioni di verifica di cui dovrebbero farsi carico i gestori di bar, locali e ristoranti.
Da un lato, infatti, nel decreto emanato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, non si fa riferimento alla necessità di esibire congiuntamente al certificato verde un documento di identità; visto che eventuali verifiche, in tal senso, dovrebbero essere affidate alle forze dell'ordine.
Dall'altro, tuttavia, nella App che dovrà essere utilizzata viene esplicitamente indicato tutto il contrario, infatti recita che "per completare la verifica è però necessario confrontare i dati anagrafici qui sotto riportati con quelli di un valido documento di identità".
Qualcosa non quadra. La norma inserita nel decreto del governo indica solo che l'ingresso in detti locali sarà consentito esclusivamente "ai soggetti muniti di certificazione verde" e che i gestori sono "tenuti a verificare che l'accesso ai predetti servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni". Nessun riferimento a verifiche di identità.
Visto che la App richiede l'esibizione di un valido documento di identità ma questa non è contemplata nel decreto emanato dal governo, si attende quindi un'ulteriore circolare da parte del ministero dell'Interno in grado di chiarire la situazione.
Diverso, invece, il discorso relativo alla stretta sui trasporti a lunga percorrenza che entrerà in vigore a partire dal prossimo 1 settembre: oltre all'obbligo di esibire il Green pass, chi vorrà spostarsi su treni, aerei e navi dovrà mostrare anche un valido documento di identità.
09/08/2021
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