L’analisi condotta da ‘Immobiliare.it’, sui prezzi degli affitti, soprattutto nelle grandi città e in quelle dove risultano esservi le Università, per il 2021 ha mostrato una flessione dei costi, sia delle stanze che degli appartamenti. A causare il calo dei prezzi, ovviamente è stata la pandemia, che ha portato molte persone a lavorare in Smart working e gli studenti universitari a seguire le lezioni in Dad.
Quanto accaduto ha un doppio risvolto: se per i fuorisede, si traduce in un risparmio sulla pigione, per i proprietari di case, al contrario, è un danno. In passato, molti italiani hanno investito nell’acquisto di case da affittare, e ogni anno, vista la richiesta in costante crescita, i costi erano sempre maggiori. Invece, per l’anno in corso, nonostante la richiesta sia aumentata rispetto al 2020, mediamente i prezzi sono scesi del 2,5%.
A farne maggiormente le spese sono state Milano e Pavia, dove le locazioni hanno subito una riduzione del 9%, a seguire Napoli con -8,2%, Bologna -6%, e Torino -5%. Contrariamente alle aspettative, seppur lievemente, in alcune città i prezzi sono aumentati: Catania +5,7%, Padova 5,3% e Bari 3,7%.
25/08/2021
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