Il sistema operativo open source ha cambiato per sempre internet e l'industria del software ma non è riuscito a vincere alcune delle sue sfide più importanti
Trent’anni fa un giovane studente finlandese mandò una storica email a un gruppo di sviluppatori hobbysti intitolata “Cosa vi piacerebbe vedere di più in Minix?”. Il giovane studente era Linus Torvalds e quell’email è considerata l’atto di nascita di Linux, il sistema operativo open source che da piccolo hobby di un gruppo di giovanissimi hacker all’alba di internet è diventata l’architrave della rete e uno dei tre progetti open source più di successo al mondo oltre che uno dei più grandi.
Infatti, il kernel di Linux, cioè il motore del sistema operativo è diventato un progetto da poco più di 28 milioni di righe di codice, a cui contribuisce un’armata di 14mila sviluppatori sparsi in tutto il mondo.
Si fa presto a dire che Linux ha vinto: in realtà ha anche perso alcune grandi battaglie. La sua valutazione di mercato era di 3,89 miliardi di dollari nel 2019.
il suo valore cresce del 19,2% all’anno e nel 2027 raggiungerò il traguardo dei 15,64 miliardi di dollari. Ma allo stesso tempo non è riuscito a battere i sistemi operativi “closed source”: Windows (73%)e macOs (15,4%). In termini sportivi si potrebbe dire che abbia vinto ai punti senza Knock out.
07/09/2021
Inserisci un commento