La Uss New York è una nave che non può essere definita soltanto una nave da guerra. Quei 208 metri e 24mila tonnellate di acciaio rappresentano infatti un avvertimento mobile che solca le acque del mondo con due obiettivi: difendere gli interessi americani e farlo con il riferimento costante alle Twin Towers.
Un vero e proprio memoriale marittimo, un monumento che solca i mari come ricordo di quell'attacco alle Torri Gemelle di New York dell'11 settembre 2001.
Per realizzare questo doppio scopo, la nave è stata realizzata come un enorme memoriale. Una parte della prua, poco vicina alla linea di galleggiamento, è forgiata con l'acciaio di una parte delle Torri Gemelle crollate.
Acciaio che proveniva dalla ferita più profonda degli Stati Uniti e fuso per costruire uno dei simboli della loro potenza militare. Sono 7,5 tonnellate recuperate da Ground Zero e incastonate nella parte della nave che fende le onde, come una reliquia sacra immersa nell'oceano e proiettata in avanti.
Simbolo di rinascita da quelle ceneri del World Trade Centre su cui gli Stati Uniti hanno ricostruito la propria strategia militare. Quel blocco fatto di acciaio, uomini, reliquie civili e armi è diventato l'emblema di una nazione. Ricordare ma ripartire. E farlo ripartendo dal mare, il vero grande dominio su cui la potenza americana non vorrà mai arretrare.
E per un Paese che vive di simboli, non può sfuggire la potenza dell’immagine. Una nave che ha il nome di una città ferita, una prua forgiata nell’acciaio raccolto dal luogo della tragedia. In quell’unità che solca mare e che mescola la memoria, il sangue, la difesa e la guerra c’è la storia recente degli Stati Uniti e del mondo.
13/09/2021
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