Questa Soprintendenza -Archivio parteciperà al Giorno della Memoria attraverso una selezione di documenti che denunciano la discriminazione degli ebrei a Palermo sotto il regime. Il tema scelto è la discriminazione sul lavoro: la progressiva esclusione dalla vita pubblica degli appartenenti alla “razza ebraica”, infatti, ne colpì programmaticamente i mezzi di sussistenza.
I documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Palermo offrono uno spaccato del pervasivo sistema di controlli che riguardava la sfera del lavoro a decorrere dal 1938. Emerge dalle carte del Gabinetto di Prefettura una stridente, progressiva normalizzazione dell’indagine d’ufficio sulla “buona condotta morale e politica”' degli individui, cui si aggiunse, nel corso di quell’anno, quella sull'appartenenza alla “razza ariana”.
Oggetto dell’accertamento razziale furono dapprima i docenti, le cui pratiche erano affidate alla Questura, che le trasmetteva al prefetto di Palermo e di lì venivano inviate agli uffici centrali del Ministero. Il sistema dei controlli, ben presto, si spinse a intercettare i procedimenti che riguardavano i lavoratori pubblici in generale: premi di natalità, proposte di benemerenza per i sanitari, nomine dei vicepretori onorari, indagini sul personale della segreteria di legazione e dei consigli delle corporazioni. Un’altra serie di procedimenti riguardava l’accertamento della “razza” delle famiglie imprenditoriali, cui potevano seguire i sequestri dei beni come “sudditi nemici”.
La selezione di documenti sarà disponibile il prossimo 27 gennaio sul sito web della Soprintendenza Archivistica della Sicilia - Archivio di Stato di Palermo, sui social e sul profilo IZI.travel, a questo link:
https://izi.travel/pt/34f8-sede-gancia-della-soprintendenza-archivistica-della-sicilia-archivio-di-stato-di-palermo-mic/it?lang=it.
27/01/2022
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