L’aumento dei prezzi di gas e benzina, erano iniziati già da molti mesi, ma lo scoppio della guerra ucraina ha determinato una drammatica impennata. Se da un lato i rincari erano prevedibili, il brusco aumento è alquanto discutibile. Di regola, gli effetti del cambio del costo del petrolio iniziano a farsi sentire circa un mese dopo. E ciò non corrisponde a quanto sta accadendo nel nostro Paese, dove, in soli quindici giorni, abbiamo assistito ad un vero shock dei prezzi del carburante.
Sulla questione è intervenuto il ministro della Transizione Ecologica Cingolani che, a Sky Tg 24, ha dichiarato: “Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. La crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi. È una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini”.
Inoltre, il ministro ha aggiunto che per bloccare la corsa al rialzo, urge imporre un tetto massimo del gas, cresciuto quasi del quadruplo rispetto all’inizio della crisi energetica, “oltre il quale gli operatori europei non possono andare”.
13/03/2022
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