L’Italia, uno dei principali produttori di vino al mondo, risulta essere il primo fornitore di Ucraina e Russia, i Paesi attualmente coinvolti nella guerra. Nel 2021, il giro d’affari è stato di circa 400 mln di euro. Nello specifico, l’export del vino verso il territorio ucraino ha fruttato circa 56 mln di euro, mentre verso quello russo circa 345 mln di euro.
Secondo quanto dichiarato da ‘Wine Monitor’, l’Osservatorio di Nomisma sul mercato del vino, a causa del conflitto, delle sanzioni e della svalutazione del rublo, le aziende vinicole italiane risentiranno pesantemente di queste misure, molto più di altri competitor, tra cui Francia e Spagna. Per i francesi, le perdite potrebbero aggirarsi intorno ai 217 mln di euro, mentre per gli spagnoli circa 146 mln di euro, che tradotto in percentuale equivale al 2% e 5%, contro il 6% degli italiani.
A peggiorare la situazione, contribuirà la recente decisione del governo italiano di introdurre sia delle norme che una lista di prodotti per regolamentare l’export, a causa della carenza di materie prime.
21/03/2022
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