La Pfizer, una delle case farmaceutiche con il maggior fatturato al mondo, lo scorso febbraio ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 130 lavoratori, con contratto a tempo indeterminato, dello stabilimento di Catania. Dopo l’annuncio e per giorni, l’azienda statunitense non solo non ha reso nota la lista delle persone interessate dal procedimento, lasciando gli oltre 650 dipendenti con il fiato sospeso, ma non ha risposto neanche agli appelli dei sindacati.
Dopo oltre 2 mesi di trattative, la settimana scorsa, la Pfizer ha raggiunto un compromesso con le organizzazioni sindacali, chiuso ieri mattina e che verrà esaminato domani 28 aprile, dall’assemblea dei dipendenti. Nel caso l’accordo venisse accolto, si darebbe il via al prepensionamento dei lavoratori più anziani e al licenziamento degli assunti con “contratto a tutele crescenti”.
Per “assicurare la continuità occupazionale a 130 unità più giovani, circa 80 persone lasceranno volontariamente Pfizer Catania e oltre 10 lavoratori si trasferiranno nel sito produttivo di Ascoli Piceno, mentre, alcune unità hanno già lasciato l’azienda, avendo trovato una diversa occupazione”. Tutti coloro che non potranno godere delle agevolazioni, verranno ricollocati in altri reparti.
27/04/2022
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