L’ex ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che, dopo la fine dell’era Draghi, attualmente è a Palazzo Chigi in veste di consulente a titolo gratuito, per tagliare i costi esorbitanti delle bollette aveva proposto il posizionamento del rigassificatore nel porto di Piombino. La grande nave, in grado di produrre fino a 5 miliardi di metri cubi di metano all’anno, compenserebbe parte dei 29 miliardi di metri cubi di gas russo.
Il progetto, da subito, è stato ostacolato dagli abitanti e dal sindaco Francesco Ferrari di Piombino, preoccupati per l’impatto su ambiente, economia e turismo. Nelle scorse ore, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e commissario straordinario al rigassificatore, davanti ai giornalisti ha firmato il documento che autorizza la Snam, la Società Nazionale Metanodotti, a posizionare la nave ‘Golar Tundra’, costata circa 330 mln di euro.
L’enorme rigassificatrice sarà ormeggiata nel porto di Piombino per tre anni e, in questo periodo, gli accordi della Regione Toscana prevedono lo sconto del 50% sulle bollette per alcuni comuni limitrofi. Il primo cittadino piombinese, di Fratelli d’Italia, contestando la decisione di Giani, come preannunciato, farà ricorso al Tar.
26/10/2022
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