La bozza del disegno di legge di Bilancio 2023, tra le innumerevoli misure presentate dal Consiglio dei ministri, contempla la possibile realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
La manovra, per agevolare il collegamento della penisola con la Sicilia, prevede la riattivazione della società ‘Ponte Stretto Spa’ e il rafforzamento del capitale della società ‘Rfi’ e ‘Anas’, fino a massimo 50 mln di euro, con un’attribuzione della quota in misura proporzionale alla partecipazione da ciascuno posseduta.
Inoltre, nella bozza del testo è prevista la rinuncia al contenzioso in corso da parte della società Stretto di Messina, da sottoscrivere entro 30 giorni dall’entrata in vigore della manovra economica.
Si legge testualmente: “Sono sospesi i giudizi civili pendenti con il contraente generale e gli altri soggetti affidatari dei servizi connessi alla realizzazione dell’opera”. La realizzazione dell’infrastruttura, “al fine di rilanciare l’economia del Paese, contribuire agli obiettivi dell’Unione europea relativi alla Rete transeuropea dei trasporti e procedere con il definitivo sviluppo infrastrutturale del Mezzogiorno”, è uno dei principali punti inseriti nel programma elettorale del centrodestra.
27/11/2022
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