Gli automobilisti italiani, con l’arrivo del nuovo anno, dovranno fare i conti con i nuovi rincari dei pedaggi autostradali. La preoccupazione era alle stelle, a causa dell’aumento di inflazione, dei prezzi delle materie prime e delle bollette energetiche.
Le tariffe sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia erano ferme dal 2018 e, secondo quanto dichiarato dal Mit, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da domani, 1° gennaio 2023, gli aumenti saranno pari al 2% ma da luglio ci sarà un ulteriore incremento dell’1,34%.
Per il ministro Matteo Salvini, l’aumento è stato contenuto rispetto alle previsioni, la cui stima si aggirava al 5%, risultando “inferiore all’inflazione”. Buone notizie per la tratta autostradale A24/A25, che collega Roma Aquila e Teramo, per poi diramarsi nei presi dello svincolo di Torano verso la Chieti-Pescara, la quale, sempre secondo il Mit, non solo non sarà interessata da aumenti ma sono al vaglio eventuali diminuzioni dei pedaggi.
L’incremento delle tariffe della rete autostradale italiana risulta inferiore rispetto ad altri Paesi, per esempio, in Spagna è stato pari al 4%, in Francia al 4,7%.
02/01/2023
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