Il governo Draghi, a partire dal 1° marzo 2022, sostituì gli Assegni familiari e l’Assegno per il nucleo familiare, con l’Assegno Unico. La nuova tipologia di sostegno prevede una maggiorazione di 30 euro in più al mese, per ogni figlio, destinata alle famiglie con Isee inferiore ai 15 mila euro.
Il decreto legislativo approvato il 29 dicembre 2021 n. 230 specifica che avrebbero ricevuto un contributo aggiuntivo solo i nuclei familiari composti da due genitori, entrambi impegnati in un’attività lavorativa e, quindi, obbligati a far ricorso a baby sitter o altre forme di assistenza.
Tale requisito, però, non era menzionato nei moduli Inps e, per questo motivo, da marzo a settembre 2022, le richieste del sostegno vennero presentate, ricevendolo, anche dalle famiglie monogenitoriali.
In seguito ai controlli, da ottobre scorso, l’Ente previdenziale ha sospeso il versamento per i genitori single che ora, a causa del buco normativo, mai colmato neanche dal governo Meloni, rischiano di dover restituire la maggiorazione ‘ricevuta ingiustamente’ per sette mesi e pari a 210 euro per ogni figlio. Nel caso di nuclei numerosi, l’importo si moltiplica per ciascun minore.
31/01/2023
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