Il Gruppo TIM, l’azienda italiana di telecomunicazioni, che offre servizi di telefonia fissa, mobile, Internet e TV via cavo, prima di proprietà dello Stato italiano e dal 1997 privatizzata dal governo Prodi, anche se il governo italiano può esercitare il golden power, da mesi è nel mirino del colosso finanziario americano Kkr.
La società di private equity, nelle scorse ore, ha presentato al gruppo di tlc italiano un’offerta non vincolante per l’acquisto di “una quota partecipativa da definire, tale da assumere la maggioranza di Tim, la quale perderebbe l’integrazione verticale e quindi il controllo della rete fissa.
Il ministro del Mimit, Adolfo Urso, nelle scorse ore, ha preso parte al tavolo urgente per avviare il processo di esame e, non è escluso, che il governo italiano decida di rilanciare una proposta per evitare che “l’azienda, che oggi ha un ruolo cruciale nei servizi di telefonia e nella realizzazione della banda larga nel nostro Paese”, passi in mani americane. Il Cdm ha annunciato un nuovo incontro per il prossimo 24 febbraio per esaminare bene l’offerta di Kkr.
03/02/2023
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