Non ci sono buone notizie sul fronte della stipula di mutui, infatti secondo quato dichiarato da Christine Lagarde il 16 marzo la BCE dovrebbe procedere ad un nuovo aumento del costo del denaro il che inciderà su chi ha in essere un mutuo medio a tasso variabile, con il conseguente incremento sulla rata del finanziamento.
I mutui a tasso variabile a causa della istabile situazione finanziaria internazionale negli ultimi 14 mesi, avrebbero subito un rincaro che arriverebbe 52% in più rispetto alla rata originale.
Per proteggersi da questi rincari a volte insostenibili da imprese e privati ci sono per fortuna alcuni strumenti importanti, quali ad esempio la surroga del finanziamento, passando ad un tasso fisso o uno variabile più conveniente o, se si hanno i requisiti, la rinegoziazione del mutuo con la propria banca sfruttando le nuove regole introdotte del Governo
Ma l’aumento dei tassi riguarda anche gli aspiranti mutuatari, che oggi devono fare i conti con condizioni meno favorevoli rispetto al passato tanto da far scendere la richiesta media per mutui prima casa rispetto al passato, con la conseguente impennata dei canoni d’affitto dovuti ad una richiesta sempre più crescente
15/03/2023
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