Il problema dei rifiuti affligge tutta Italia e, se molti comuni tra cui Roma, da anni mostrano gravi difficoltà nello smaltimento, il fenomeno dell’aumento del costo della Tari è diffuso in gran parte del territorio.
Uno studio condotto dal ‘Servizio Lavoro Coesione e Territorio’ del sindacato Uil, su 107 capoluoghi di provincia, ha analizzato i costi sostenuti da famiglie con reddito Isee di 25 mila euro, che vivono in un’abitazione di 80 mq e con quattro componenti.
L’indagine sul caro-rifiuti rivela che, su base nazionale, negli ultimi 5 anni, la tassa è cresciuta mediamente del 7,7%: solo nel 2022 l’aumento è stato pari al 3,7% e una media di 325 euro a famiglia.
Secondo la segretaria Uil Ivana Veronese, il capoluogo che ha registrato i maggiori rincari è stata Pisa, con una media di 519 euro, a seguire Brindisi con 518 euro e Genova 489 euro. Mentre, le città con costi medi minori del servizio sono: Belluno con 169 euro, Novara con 174 euro, Ascoli Piceno con 181 euro.
16/05/2023
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