L’Istat, analizzando i recenti dati diffusi sul commercio estero, dopo la crescita contenuta rilevata nei primi due mesi dell’anno, ha evidenziato una riduzione dell’export nel mese di marzo pari al 2,3%, mentre su base annua, prendendo in riferimento il 2022, è fermo al 4,7%.
A rallentare, per la prima volta da febbraio 2021, è anche l’import, raggiungendo il -9,7%. A determinare la contrazione delle importazioni, il settimo consecutivo, è principalmente il settore dei carburanti, avendo registrato una diminuzione sia dei prezzi dei prodotti energetici che degli acquisti, con “un crollo di circa un terzo del gas naturale proveniente dalla Russia”.
Il surplus della bilancia commerciale, ossia quando gli incassi prodotti dall’export superano la spesa delle merci importate, è determinato dall’interscambio dei prodotti non energetici, pari a poco più di 7,5 mln di euro, risultando il più elevato da luglio 2021, quando superò gli 8 mln di euro. In termini monetari, la crescita dell’export risulta del +3% verso l’area U e del +6,8% verso i mercati extra Ue.
21/05/2023
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