La cancellazione del canone Rai è un tema che ricorre da anni, ma fino ad oggi non ha mai trovato soluzione. Il pagamento dell’imposta, pari a 90 euro rateizzati da gennaio ad ottobre, dal 2016 è stato inserito nella bolletta elettrica e addebitato a tutti i titolari di un’utenza di fornitura elettrica domestica.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nelle scorse ore, in audizione in commissione di Vigilanza, ha presentato un’ipotesi di riforma dell’abbonamento televisivo, che, attualmente, permette di incassare, in base al consuntivo 2022 e nell’assestamento 2023, circa 1,85 miliardi.
Il guadagno è relativo ad un presunto possesso di apparecchi televisivi mentre, negli ultimi anni, con l’avvento della tecnologia, è cresciuto il numero di utenti che accedono ai contenuti Rai mediante i propri dispositivi elettronici. Il ministro ha sottolineato che “Oggi, sono 21 milioni i cittadini che lo pagano, mentre le utenze telefoniche attive sono 107 milioni”.
L’idea di Giorgetti, ancora in fase di studio, è di presupporre “il possesso di un’utenza telefonica mobile, meccanismo che, comunque, prevede problemi di applicazione, relativi al calcolo di utenze per nucleo familiare: andrebbe individuato un tetto massimo per evitare il pagamento di una somma più elevata”.
28/07/2023
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