Poste italiane, come stabilito con la Delibera 160/23/CONS del 27 giugno 2023, dalla scorsa settimana ha applicato le nuove “condizioni economiche dei Servizi Universali di corrispondenza e pacchi”. Con “diversa ricorrenza”, la cui entrata in vigore verrà resa nota con 30 giorni di preavviso, gli aumenti riguarderanno anche le tariffe per aziende e pubbliche amministrazioni, ossia i “Servizi universali dedicati alla clientela Business e Pa”.
Rispettando le indicazioni dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, dal 24 luglio, il costo di raccomandate, pacchi e spedizioni, è aumentato mediamente del 6,75%, incremento totalmente in linea con l’andamento dell’inflazione che, negli ultimi due anni, ha colpito tutti i settori economici del Paese.
I maggiori rincari, come si legge nelle condizioni generali dell’azienda, disponibili sia sul sito ufficiale che presso gli sportelli, riguardano “i servizi universali di corrispondenza e pacchi” e gli aumenti più sostanziosi sono stati applicati a “invii postali fino a 2 kg, compresi raccomandati e assicurati, e pacchi fino a 20 kg”.
Per esempio, in seguito alla revisione delle tariffe: “una lettera, con peso fino a 20 grammi, invece di €0,85, per il momento, costa €1,02, mentre fino a 100 grammi il prezzo da €2,80 è passato a €2,90”.
01/08/2023
Inserisci un commento