In una mossa audace e determinata, l'Ordine degli Architetti di Firenze ha inviato una lettera al Ministero della Giustizia, rivolta al ministro Carlo Nordio, per sollecitare un adeguamento dei compensi destinati ai consulenti tecnici d'ufficio (CTU), periti ed esperti che operano nel complesso e cruciale ambito giudiziario. Un appello che ha rapidamente ottenuto l'adesione di 91 Ordini degli Architetti da tutta Italia, insieme a ulteriori 9 Ordini professionali, segnalando un crescente consenso a livello nazionale sull'urgenza di una revisione sostanziale.
L'iniziativa, con il suo vasto sostegno, sottolinea la pressante necessità di rivalutare i compensi dei professionisti che svolgono un ruolo cruciale nei procedimenti giudiziari. L'Ordine degli Architetti di Firenze, promotore di questa iniziativa, ha enfatizzato l'inadempienza della recente riforma Cartabia nel considerare l'aspetto cruciale dell'adeguamento e della revisione delle tariffe per i consulenti tecnici d'ufficio. Questi professionisti svolgono un ruolo di fondamentale importanza nel garantire un'analisi accurata e imparziale delle questioni tecniche all'interno delle aule di giustizia.
L'obsolescenza delle tariffe attuali, ancorate agli standard degli anni '80, è una questione di chiara iniquità, che ha destato preoccupazione a più riprese. L'Ordine degli Architetti di Firenze ha sottolineato che nonostante le disposizioni giuridiche siano state inserite nel testo unico del 2002, prevedendo l'adeguamento triennale in base alle variazioni dell'indice Istat, questa provvidenza è stata largamente disattesa fino ad oggi.
Un esempio evidente di questa situazione è l'insufficiente tariffa oraria di 4,07 euro per le attività dei CTU, un compenso che è palesemente inadeguato e disproporzionato rispetto alle complesse mansioni e alle elevate responsabilità assegnate a tali professionisti. Questa disuguaglianza economica rischia non solo di scoraggiare l'entrata di nuovi talenti nel settore, ma anche di minare la qualità stessa delle consulenze tecniche in ambito giudiziario.
È inoltre importante sottolineare che questa problematica non riguarda soltanto il settore degli architetti, ma coinvolge diverse aree professionali che svolgono un ruolo chiave nei procedimenti giudiziari. La vasta adesione da parte di Ordini professionali di diverse discipline è una chiara testimonianza dell'ampiezza del problema e della necessità di affrontarlo con urgenza.
In conclusione, l'appello lanciato dall'Ordine degli Architetti di Firenze e sostenuto da numerose altre organizzazioni professionali rappresenta una voce unanime che richiama l'attenzione del Ministero della Giustizia e del ministro Carlo Nordio. L'auspicio è che questa iniziativa spinga verso un reale cambiamento, una revisione sostanziale delle tariffe obsolete e un adeguamento dei compensi in linea con le esigenze e le responsabilità dei professionisti che operano nell'ambito giudiziario. La giustizia merita professionisti valorizzati ed equamente retribuiti, un passo essenziale verso un sistema giudiziario più equo ed efficiente.
10/08/2023
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