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LE VITTIME DELL'ESPLOSIONE DI SUVIANA RICORDATE CON DOLOROSO ADDIO

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Nel cuore della Sicilia e tra le colline della Puglia, si sono celebrate oggi le prime messe funebri per due delle sette anime perdute nell'esplosione che ha scosso la centrale idroelettrica del lago di Suviana, nel Bolognese. Vincenzo Franchina e Mario Pisani, uomini che rappresentavano non solo lavoratori ma pilastri delle loro comunità, sono stati ricordati con commozione e dolore.

Il piccolo borgo di Sinagra, in provincia di Messina, ha accolto questa mattina il feretro di Vincenzo Franchina, il più giovane tra le vittime, solo 35 anni. La Chiesa Madre di San Michele Arcangelo si è riempita di dolore e di solidarietà mentre la comunità ha abbracciato i genitori e la moglie del giovane operaio. Il parroco, padre Pietro Pizzuto, ha espresso con parole toccanti il senso di smarrimento che avvolge l'intera cittadina: "È un dramma per tutti. Vincenzo era un caro giovane, molto stimato per la sua dedizione al lavoro e per il suo animo umile. Questa è una triste situazione, ma credo che l'unico modo di superarla sia trasformarla in una situazione di bene per tutti".

A San Marzano di San Giuseppe, nel cuore della Terra di Mezzo, si è invece svolto il commiato per Mario Pisani, 73 anni, consulente di lunga data e figura rispettata nella comunità. Il sindaco Francesco Leo ha dichiarato il lutto cittadino in segno di rispetto e solidarietà verso la famiglia del defunto e ha ordinato che il dolore sia testimoniato con la chiusura dei negozi e la bandiera a mezz'asta.

Queste tragedie, oltre a segnare profondamente le comunità coinvolte, mettono in luce la vulnerabilità degli operai e dei consulenti che quotidianamente si impegnano nelle imprese senza forse ricevere la dovuta attenzione e sicurezza sul lavoro. L'indagine sull'incidente è ancora in corso, ma è fondamentale che le autorità competenti e le imprese coinvolte facciano ogni sforzo possibile per garantire la sicurezza dei lavoratori e prevenire tragedie simili in futuro.

Oggi, mentre piangiamo le vittime di Bargi e Suviana, dobbiamo anche impegnarci come società a fare di più per proteggere coloro che ogni giorno lavorano per costruire il nostro futuro. Che la memoria di Vincenzo Franchina, Mario Pisani e delle altre vittime sia un monito costante affinché tragedie del genere non abbiano mai più luogo nelle nostre imprese.

16/04/2024

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