Le aziende che abbracciano la sostenibilità ambientale ora hanno un ulteriore incentivo a fare la differenza. Grazie al recente decreto firmato dal ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, insieme ai ministri delle Imprese e del Made in Italy, e del MEF, le imprese che sostituiscono la plastica monouso con alternative eco-sostenibili potranno beneficiare di un credito d'imposta.
Secondo quanto riportato dall'Agenzia delle Entrate e reso noto tramite la webzine FiscoOggi, le modalità per usufruire di questo beneficio sono ora più chiare che mai. Il credito d'imposta, che ammonta al 20% della spesa sostenuta per l'acquisto di contenitori per alimenti, bicchieri e posate riutilizzabili o realizzati con materiali biodegradabili o compostabili, può arrivare fino a un massimo di 10.000 euro per ogni beneficiario.
È importante sottolineare che il decreto prevede anche dei limiti di spesa stanziati, pari a 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024. Tuttavia, se la domanda supera l'ammontare disponibile, l'importo concesso a ciascuna impresa verrà proporzionalmente ridotto.
Per poter accedere a questo vantaggio fiscale, le imprese devono essere attive e registrate nel registro delle imprese, oltre che essere in regola con l'assicurazione generale obbligatoria o forme sostitutive. Inoltre, non devono essere soggette a sanzioni interdittive o altre condizioni che ostacolino l'accesso al beneficio, né essere in liquidazione o soggette a procedure concorsuali con finalità liquidatorie.
Il decreto stabilisce inoltre una priorità per i costi sostenuti per l'acquisto di prodotti destinati a entrare in contatto con alimenti. Solo in via residuale, e se ci sono ancora risorse disponibili, saranno agevolati gli acquisti relativi ai bastoncini cotonati e alle aste da attaccare a sostegno dei palloncini, escludendo quelli per uso industriale o altri usi professionali non destinati ai consumatori.
Per poter beneficiare del credito d'imposta, le spese devono essere certificate da professionisti indicati nel decreto, che dovranno attestare la tracciabilità dei pagamenti e l'effettivo utilizzo dei prodotti acquistati da parte dell'impresa. È importante notare che non saranno ammissibili le spese per l'acquisto di beni destinati esclusivamente alla rivendita.
In conclusione, questo nuovo credito d'imposta rappresenta un passo significativo verso un'economia più sostenibile e rispettosa dell'ambiente. Le imprese che abbracciano questa opportunità non solo contribuiranno alla riduzione dell'inquinamento da plastica, ma potranno anche godere di vantaggi fiscali significativi.
21/04/2024
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