L’economia italiana ha registrato una crescita del PIL del +0,3% nel primo trimestre del 2024, secondo i dati del Centro Studi di Confindustria. Tuttavia, la crescita è stata disomogenea, con settori come il turismo e i servizi che hanno mostrato performance positive, mentre l'industria continua a mostrare segnali di difficoltà.
Turismo da Record e Servizi in Crescita
Uno dei settori trainanti è stato il turismo, che ha registrato livelli record. Nei primi due mesi del 2024, la spesa dei turisti stranieri è aumentata del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante una leggera flessione dell’indice RTT nei servizi a marzo (-3,2%), il trimestre si è chiuso con un incremento del +2,3% ad aprile. Questa crescita ha contribuito in modo significativo al PIL nazionale, dimostrando la resilienza e la forza attrattiva del settore turistico italiano.
I servizi hanno continuato a crescere moderatamente, beneficiando della ripresa del turismo e di una domanda interna relativamente stabile. Questo ha aiutato a compensare, almeno in parte, le difficoltà incontrate da altri settori dell'economia.
Industria in Flessione
Al contrario, l'industria italiana ha continuato a registrare performance negative. Nel mese di marzo, l’indice RTT dell’industria ha mostrato un ulteriore calo, con una diminuzione della produzione industriale del -0,5% rispetto al mese precedente e del -1,3% nel primo trimestre complessivamente. I problemi nei trasporti mondiali di merci, i costi energetici ancora elevati e i tassi di interesse ai massimi storici hanno pesato negativamente sull’industria manifatturiera italiana.
Inflazione e Tassi di Interesse
La situazione economica è ulteriormente complicata dall’andamento dei tassi di interesse e dell'inflazione. Mentre la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea hanno mantenuto stabili i tassi d’interesse rispettivamente al 5,50% e al 4,50% tra aprile e maggio, i mercati si aspettano un possibile taglio dei tassi in Europa entro l’estate. L’inflazione in Italia è rimasta relativamente bassa ad aprile (+0,8%), ma nell’Eurozona ha mostrato una resistenza maggiore (+2,4%), mantenendo i tassi elevati.
I prezzi dell'energia, in particolare del petrolio e del gas, continuano a rappresentare una sfida significativa. A maggio, il prezzo del petrolio si è attestato a 83 dollari al barile, mentre il costo del gas è salito a 30 euro per megawattora, valori ben superiori rispetto al 2019.
Credito e Consumi
Un altro aspetto critico riguarda il credito e i consumi. Sebbene il calo dei prestiti alle imprese si sia fermato, questo non ha tradotto in un aumento dei consumi o degli investimenti. Le vendite al dettaglio hanno subito una leggera flessione sia su base mensile (-0,1% a marzo) che trimestrale (-0,4%).
Occupazione in Crescita
Nonostante le difficoltà economiche, il mercato del lavoro ha mostrato segnali positivi. Nel primo trimestre del 2024, gli occupati sono aumentati del +0,2%, trainati soprattutto dai contratti a tempo indeterminato (+133 mila, +0,8%). I lavoratori temporanei sono diminuiti (-72 mila, -2,5%), mentre il numero degli autonomi è rimasto pressoché invariato. Le retribuzioni contrattuali nel settore privato hanno registrato un'accelerazione, con un aumento del +4,7% nell’industria e del +2,3% nei servizi, ben al di sopra del tasso di inflazione.
Conclusione
In sintesi, l’economia italiana sta attraversando una fase di crescita a velocità diverse. Mentre il turismo e i servizi mostrano una dinamica positiva, l’industria continua a essere frenata da vari fattori strutturali e congiunturali. La sfida per i prossimi mesi sarà quella di sostenere e ampliare la ripresa, affrontando al contempo le criticità che ancora pesano su alcuni settori chiave.
18/05/2024
Inserisci un commento