L’agenzia di rating statunitense Moody’s, il mese scorso mise in evidenza che la crisi di governo ebbe un’influenza negativa in borsa creando insicurezza per le prospettive di sviluppo dell’Italia. Nel suo rapporto sulle economie G20, prevede che la crescita del Pil nel 2021, per l’Italia non supererà il 3.7%, quasi due punti in meno rispetto a novembre. Questo, a causa del protrarsi della pandemia e dell’arrivo delle nuove varianti che rendono incerta l’imminente e concreta ripresa economica. Sempre secondo l’agenzia, l’ingresso al governo del premier Draghi, infonde molta fiducia. Uno dei principali fattori che favoriranno l’uscita dalla crisi e la crescita economica, è indubbiamente la capacità di amministrare i 209 miliardi che l'Italia riceverà dal Recovery Fund. E in questo momento, vista la situazione critica in cui versa il nostro Paese, l’ex della Bce, è ritenuto uno dei pochi che abbia comprovate competenze per poterci riuscire. Nel rapporto, viene evidenziato che i fondi del Recovery: “Potrebbero rafforzare le prospettive di crescita del paese se diretti e utilizzati efficacemente, per infrastrutture pubbliche e altre spese a favore della crescita. L'inaugurazione di un governo trasversale di larghe intese del primo ministro Mario Draghi, aumenta la probabilità che ciò accada”.
25/02/2021
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