Gli effetti dello shock termico, causato dai continui sbalzi di temperatura, dal caldo al freddo e viceversa, secondo quanto dichiarato dalla Coldiretti, ha causato ingenti danni sia alle coltivazioni che alle piante ornamentali, dal Nord al Sud d’Italia. Sono stati compromessi ciliegi, albicocchi, peschi e mandorli, gli ortaggi coltivati come pomodori, zucchine e peperoni, ma anche altre coltivazioni più precoci come il mais, addirittura anche l’ulivo e la vite.
Gli sbalzi termini hanno provocato un vero gelicidio, mandando all’aria un intero anno di lavoro. In più, le aziende agricole per tentare di salvare la produzione, hanno aumentato il riscaldamento nelle serre, di notte hanno acceso dei falò a ridosso delle coltivazioni e sulle piante hanno schizzato dell’acqua per rivestire le piantine di una patina protettiva. Tutto ciò, come logico che sia, comporta un notevole aumento dei costi.
La Coldiretti dichiara: “Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e al moltiplicarsi di eventi estremi. Il rapido passaggio dal sole al maltempo, i cali della produzione agricola nazionale, i danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne, hanno fatto perdere all’Italia oltre 14 miliardi di euro in un decennio.”
09/04/2021
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