I russi tentano di intraprendere una guerra con i francesi, ma come nelle migliori battaglie del terzo millennio non siamo davanti ad avanzamenti di territorio tra trincee, fanti e cavalleria. Non è una risposta alle campagne napoleoniche. Si tratta in realtà una scelta autarchica per i vini pieni di bollicine che si utilizzeranno nelle cerimonie russe. Una scelta che conta un bel po di bottiglie e che costerà alle aziende produttrici di champagne francese un ammanco di guadagni .
Il colosso del lusso francese Lvmh ha decretato lo stop alle consegne in Russia di Moet et Chandon, Veuve Cliquot e Dom Perignon costringendo tutti a non usufruire più del flute principe di notti brave e cerimonie solenni.
D'ora in poi, la nota bevanda sarà identificata soltanto con il termine “spumante”. Il tutto è partito da una legge, entrata in vigore il 2 luglio dopo l’approvazione di Vladimir Putin, che penalizzava lo status symbol terminologico della bevanda più nota al mondo.
Il brand classico delle bollicine francesi sarà invece riservato a quelle prodotte in Russia. La reazione della filiale russa di Moet-Hennesy, compagnia che opera Wines & Spirits di Lvmh, è stata immediata nel prendere una decisione, resa nota dal quotidiano economico russo Vedomosti: la decisione di fermare seppur temporaneamente l’export di champagne.
06/07/2021
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