I bilanci in sofferenza delle squadre di massima serie europee sta dando vita ad un calciomercato molto particolare, si sente spesso parlare di fair play finanziario, ma fino a che punto si stia davvero parlando di buona prassi, non è dato saperlo.
La cessione di Hakimi da parte dell’Inter potrebbe essere sola la prima di una lunga seria. I nerazzurri trattano anche la cessione di Perisic (in Germania, su di lui Hertha Berlino e Bayern Monaco) e in caso di offerte importanti anche Skriniar, Lautaro e Brozovic.
A questo, va a sommarsi l’ingaggio del PSG stesso di Donnarumma con un ingaggio mostruoso da 12 milioni all’anno per 5 anni e l’offerta dell’Arsenal per Locatelli di 40 milioni cash. A questo punto bisogna chiedersi quanto questo Fair Play finanziario sia una cosa reale o se “funzioni” solo con alcune squadre.
Il Manchester City di Guardiola, che è abituato a spese folli, prepara l’ennesima estate da protagonista. Oggetto del desiderio di Pep sono due dei calciatori che hanno portato l’Inghilterra ai quarti di finale: Harry Kane e Jack Grealish. Per l’attaccante del Tottenham è stato già offerto un assegno da 100 milioni di euro, rifiutato dagli Spurs. ,
Ma il City insiste, e potrebbe alzare l’offerta a 115 milioni più una parte variabile legata ai bonus di circa 25 milioni per arrivare a circa 140. Cifre paurose. Non differente la situazione di Grealish. Per il calciatore dell’Aston Villa sono stati offerti 116 milioni di euro.
Ad oggi, le “vittime” della mannaia di questa riforma finanziaria sono state poche. Prima della lista il Malaga, escluso dall’Europa League nel 2012 per non aver rispettato i parametri. Da quel momento la squadra è retrocessa in seconda divisione spagnola, dove ora ancora è relegata. Le altre vittime sono state la Roma (che nelle scorse sessioni di mercato ha venduto elementi come Salah e Allison) e ora l’Inter, costretta a cedere.
08/07/2021
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