La Coldiretti, in occasione dello stacco del primo grappolo a livello nazionale, con le uve bianche Chardonnay, le prime ad essere raccolte, nell’azienda agricola “Dei Principi di Spadafora” nel Comune di Monreale, ha presentato le stime della vendemmia 2021.
L’impennata delle temperature ha fatto schizzare la colonnina di mercurio oltre i 40 gradi nelle regioni del Sud, e qui rispetto al 2020, quest’anno la raccolta dell’uva è partita con sette giorni di anticipo.
Invece al Nord, bisognerà attendere ancora qualche settimana, in quanto a causa dei repentini cambi di temperatura dei mesi scorsi e delle gelate in primavera, in alcune zone il germogliamento è stato ritardato anche di 15 giorni.
Nonostante sia in previsione un calo della produzione su tutto il territorio italiano, il nostro Paese “è il primo produttore mondiale di vino, mentre per il secondo posto si prospetta una sfida tra Francia e Spagna”.
La Coldiretti precisa: “Quest’anno, si stima un calo del 5-10% della produzione italiana a livello nazionale, per un quantitativo compreso tra i 44 ed i 47 milioni di ettolitri, ma molto dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature sia dall’assenza di nubifragi e grandinate.
In Italia si attende comunque un’annata di buona-ottima qualità, ma per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo, bisognerà attendere il resto del mese di agosto e quello di settembre”.
La vendemmia in Italia, considerando le persone occupate nei vigneti, nelle cantine, nella distribuzione commerciale e quelle impiegate in attività connesse al settore, offre opportunità di lavoro a 1,3 mln di lavoratori”.
04/08/2021
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