Il 15 ottobre si avvicina, e per tre mln di lavoratori della Pubblica amministrazione è tempo di abbandonare lo Smart working, e tornare in “modalità ordinaria”. Il testo, predisposto dai ministri Brunetta e Speranza, per il superamento dell’utilizzo del lavoro agile, stabilisce che: tutti i dipendenti pubblici e operatori esterni, ma non gli utenti, che faranno accesso alla struttura, dovranno essere muniti di green pass.
Il rientro negli uffici sarà graduale: partiranno prima i lavoratori in front office, come le attività di sportello, ed entro fine mese quelli in back office. Gli unici dipendenti che potranno continuare con il lavoro da remoto sono gli esenti da vaccino, per problemi di salute. Inoltre, nelle linee guida viene chiarito che “non ci saranno eccezioni”, ma è nella facoltà del capufficio, ove vi siano le condizioni, assegnare al dipendente il lavoro agile, ma non sulla base del mancato possesso del Green pass.
I lavoratori potranno tornare ad operare da remoto non appena le amministrazioni adotteranno, non più tardi del 31 gennaio 2022, il “Piao” il Piano Integrato di Attività e Organizzazione. Il documento prevede una base contrattuale e una chiara regolamentazione dello Smart working che fino ad oggi sono mancate, essendo stato attuato in emergenza.
10/10/2021
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