Il governo, sulla base dei dati Istat, che evidenziano una più lunga prospettiva di vita delle persone, negli anni ha aumentato l’età pensionabile. Infatti, un nuovo adeguamento di tre mesi era previsto per il 2021/2022, ma è stato bloccato dall’Inps, almeno fino a dicembre prossimo.
I lavoratori laureati, che desiderano andare in pensione in anticipo, possono usufruire del ‘riscatto del corso di laurea’, così da trasformare gli anni dedicati allo studio, in anni contribuitivi. Possono avvalersi dello strumento, coloro che hanno conseguito uno o più titoli, nello specifico: laurea magistrale, dottorati di ricerca, diplomi universitari, di specializzazione post-laurea, di alta formazione artistica e musicale. Sono esclusi dalla possibilità di riscatto sia gli anni fuori corso che quelli già coperti da contribuzione obbligatoria.
La domanda per il riscatto deve essere presentata sul sito Inps e si aggira attorno ai 5.200 euro, per ogni anno di studio. È possibile versare la somma sia in un’unica soluzione che a rate, spalmate in massimo 120 mensilità. L’incremento sulla pensione è davvero minimo: per ogni anno, è di circa 20 euro lordi al mese.
21/02/2022
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