Non basta la complicazione del momento dovuta a rincari di ogni genere, inflazione e instabilità politica.
Al rientro dalle (poche) ferie i cittadini temono lo spauracchio della vecchia Equitalia, ora Agenzia delle Entrate-Riscossione, la quale è già partita con notifiche a raffica delle sempre scomode cartelle esattoriali.
Nessuna contestazione particolare in merito, se la cartella è corretta. Tuttavia sono assai numerosi i casi in cui le cartelle non siano riscuotibili a seguito di vizi, errori, prescrizioni, decadenze, mancate o erronee notifiche. Ne è un esempio il caso del sig. Mario (nome di fantasia) che al rientro dal Sud Italia si è ritrovato una richiesta di pagamento per cartelle esattoriali relative a multe, bolli auto e redditi che risalgono in alcuni casi a prime del 2010 con notifiche di cartelle esattoriali nel 2011 o nel 2012 (!!!). Crediti, con ogni probabilità, già prescritti!
Il fenomeno delle cartelle illegittime può indurre il cittadino a pagare somme non dovute, patendo così un impoverimento evitabile. La Pubblica Amministrazione infatti è tenuta ad agire con diligenza e solerzia per garantire il regolare svolgimento della funzione pubblica.
Cosa fare in caso di cartelle non dovute?
Gli strumenti sono plurimi: si passa dal semplice contatto informale, all'autotutela, sino al ricorso giudiziale.
Il Codacons si mette a disposizione per ogni valutazione sulla legittimità delle cartelle esattoriale, anche alla luce del fatto che in autunno sono previste nuove notifiche.
di Mariella Belloni
13/09/2022
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