La sfida lanciata dal Comitato europeo delle regioni con il Premio Regione imprenditoriale europea (EER) si rivolge, alle città, alle Regioni e ai Comuni che vogliono condividere la propria strategia verso una crescita sostenibile aiutate dalle PMI a crescere e diversificarsi. E non a caso l’invito a presentare le domande per l’edizione 2024 è stato fatto durante l’assemblea annuale delle PMI a Praga.
Nel percorso verso il 2050 gli enti territoriali possono sviluppare azioni migliorative per l’ambiente, il clima, le calamità naturali e hanno a disposizione risorse europee e nazionali che vanno finalizzate, senza accumulare residui passivi
il CdR in una nota fa sapere che “EER 24 metterà in evidenza le azioni locali e regionali che sosterranno, nei prossimi due anni, la transizione verde e digitale delle piccole e medie imprese, rafforzando la competitività e la resilienza a lungo termine delle loro economie locali”, Il premio viene attribuito fino a tre territori che dimostrano di avere una strategia imprenditoriale innovativa, indipendentemente dalla dimensione, dal livello di ricchezza. Ai territori che presentano il progetto più credibile viene conferito il marchio di Regione imprenditoriale europea per l’anno successivo
Le PMI sono mediamente imprese familiari o artigianali per le quali gli obiettivi di transizioni verde e digitale diventano difficili se non adeguatamente assistiti dalla politica. La sfida idi un premio per avere un marchio, si trasforma così in una competizione positiva tra Stati verso traguardi ormai irrinunciabili.
Per presentare le candidature c’è tempo fino al 29 marzo 2023. Il Comitato ha dato tempo agli enti di prepararsi in maniera compiuta, riconoscendo, forse, all’iniziativa una tappa intermedia verso la transizione energetica e la neutralità climatica.
05/12/2022
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