Il Mar Mediterraneo, a causa del cambiamento climatico che ne ha provocato l’innalzamento della temperatura e della salinità, ha un nuovo predatore: il cosiddetto ‘Granchio Blu’. In realtà, il crostaceo è apparso nel Mar Adriatico da vent’anni circa ma, inizialmente, era piuttosto innocuo. Invece, da alcuni anni, essendosi riprodotto in maniera incontrollata, ha invaso l’area mediterranea causando ingenti danni al settore ittico, trasformandosi in una “vera e propria calamità naturale”.
Gli assessori regionali e comunali, assieme alle associazioni della pesca, hanno lanciato l’allarme per i danni provocati alle imprese dalla “specie aliena” e chiesto l’intervento del governo affinché venissero messi in campo “interventi da programmare nelle aree ritenute idonee per affrontare l’emergenza”.
Nelle scorse ore, il ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida ha annunciato il ‘decreto legge Asset’, ossia lo stanziamento di circa 3 mln di euro destinati alle imprese maggiormente colpite dall’invasione del granchio blu.
La presenza nei nostri mari, di questa particolare tipologia di crostaceo, è particolarmente deleteria, in quanto, con le proprie chele è capace di tagliare le reti per la pesca, influisce sulla biodiversità e sull’equilibrio degli ecosistemi e contribuisce alla distruzione di tante specie autoctone, fondamentali anche per la pesca professionale, con importanti conseguenze sull’economia.
09/08/2023
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