Durante la scorsa notte Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia, e i tecnici del dipartimento del Tesoro, tenendo presente le richieste di molti esponenti politici, hanno dato forma al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Pnrr, e del Recovery Plan, che domani verrà presentato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Secondo quanto reso noto, il piano prevede che vengano stanziate molte più risorse non solo per la sanità, che passeranno dai 9 a 18 miliardi, ben il doppio rispetto a quanto previsto, ma anche da destinare ai numerosi progetti per le donne, l’istruzione, i giovani, cultura e il Sud, che potranno realizzarsi grazie all’accordo raggiunto con Peppe Provenzano, Ministro per il Sud e la coesione territoriale.
Secondo quanto stabilito, i progetti previsti per le zone svantaggiate verranno, in parte, sovvenzionati con i Fondi europei destinati alla promozione dello sviluppo economico e sociale dei territori, il cui fine ultimo sarebbe quello di annullare il divario territoriale all’interno del nostro Paese.
Il Mes, Fondo salva-Stati, rimane un’incognita dato che, attualmente, nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non è stato contemplato. Se dovesse essere utilizzato in parte, come il leader di Italia Viva, Matteo Renzi chiede da tempo, si teme che possa essere la causa di una frattura insanabile all’interno del Movimento 5 Stelle.
06/01/2021
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